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Ambiente
Geologia
Il terreno è caratterizzato da una struttura stratiforme d' alberese, di galestri e calcari formatasi nel Mar Ligure e giunta, per spinta orogenetica, fino ai margini del lago che, in epoca preistorica (pliocene), occupava il Valdarno superiore, quasi sbarrandolo.
La flora
Le specie arboree spontanee più frequenti nella zona sono: la querce roverella, il leccio, il carpine, il frassino, il sorbo, l'alloro. Anche il pino nero ed il cipresso sono molto comuni.
Vicino alle ville si sono ben ambientati i cedri del libano e nel bosco esistono rari e stentati esemplari di querce da sughero, testimoni di falliti tentativi di rimboschimento.
Il sottobosco è ricco di ginepri, corbezzoli, ginestre, vitalbe, cisto comune, prugnolo, biancospino.
La fauna
Scontata la presenza nelle siepi di merli e piccoli uccelli di macchia: capinere, pettirossi, codibugnoli, scriccioli, cince, rampichini.
Frequenti gli incontri con caprioli e scoiattoli, più rari quelli con cinghiali e volpi pure presenti; la vita notturna dei ricci ne rende problematico l'avvistamento cosė come quello dei tassi la cui presenza è però segnalata dalle riconoscibilissime tane.
Gli istrici, di giorno si nascondono nella vegetazione più folta ma lasciano sul terreno i loro inconfondibili aculei.
La forte pressione venatoria, giustificata più dalla tradizione che dalla quantità di selvaggina, ogni anno azzera rapidamente la presenza di lepri e fagiani da ripopolamento già alle prese con predatori naturali.
Dall'alto, scende infatti spesso il rauco grido delle poiane, che catturano lo sguardo con il loro lento volteggio maestoso, seguito da tuffi predatori mozzafiato.
Nuvole nere di storni, malvisti dagli agricoltori, cicaleggiano sugli alberi, esibendosi in partenze repentine e altrettanto improvvisi atterraggi, infastiditi dalla vicinanza delle cornacchie grigie.
Nella buona stagione il volo sfarfallante delle eleganti upupe crestate, può partire quasi dai vostri piedi.
Lo squillo di una trombetta in volo indica la presenza del picchio verde, numeroso ma meno visibile delle svolazzanti brigatelle dei piccoli luì.
A crepuscolo inoltrato, civette, gufi reali ed allocchi partono per la predazione notturna, silenziosi e fugaci come fantasmi, per rivelarsi poi con inquietanti richiami canori che percuotono il buio.
Clima
E' il vento, che caratterizza il clima della zona. Che si tratti di tramontana, maestrale, scirocco o grecale, Montefiesole è sempre ventoso, complice la posizione di barriera fra vallate fra loro ortogonali.
La temperatura estiva viene quindi in ogni caso mitigata. Viceversa, nell'inverno non sono rari fiocchi di neve, anche quando questa è attesa a quote più elevate.
Si può quindi dire un clima di media montagna.
Inquinamento
Nessuna industria, alta collina, estesi boschi, ventilazione costante, assenza di traffico di transito, rendono superfluo esprimere una opinione a proposito di questa invidiabile e invidiata combinazione.